Font
I caratteri, o font, sono i diversi stili in cui possiamo scrivere, sia per quanto riguarda la stampa, che nel mondo del web. Vengono classificati in famiglie a seconda delle loro caratteristiche predominanti.
I Caratteri Tipografici
La necessità di scrivere e lasciare la propria impronta è un bisogno fondamentale che l’essere umano ha sempre espresso, secolo dopo secolo.
L’esordio primitivo si è poi trasformato in prime tipologie di scrittura simbolica (ad esempio cuneiformi o geroglifiche), per giungere infine a simboli sempre più raffinati, come lo sono le lettere, i numeri e la punteggiatura.
La nascita dei caratteri tipografici si collega all’invenzione della stampa, agli albori del Cinquecento, anche se già da molto prima l’essere umano scriveva in diversi stili.
Con la nascita della grafica, successivamente agli inizi del Novecento, l’utilizzo dei caratteri ha raggiunto l’apice attraverso espressioni come la cartellonistica, la propaganda o la pubblicità.
La classificazione classica dei caratteri viene realizzata nel 1957 da Aldo Novarese, tipografo e grafico, che li ha suddivisi in dieci grandi gruppi o famiglie. Utilizzeremo questa suddivisione, anche se ne esistono di tantissimi altri tipi. (Uno spunto? Visita dafont.com)
Gli elementi che ci permettono di riconoscere un carattere sono principalmente quattro:
aste verticali
aste orizzontali
grazie (elementi decorativi delle lettere)
raccordi (congiunzioni tra le aste verticali ed orizzontali)
La classificazione di Aldo Novarese
Clicca direttamente sul link per leggere l’articolo di approfondimento desiderato
Le famiglie di font sono dieci:
- Lapidari o Romani Antichi, un tipo di graziato
- Medievali o Gotici
- Veneziani, un tipo di graziato
- Transizionali, un tipo di graziato sottile
- Bodoniani, un altro tipo di graziato
- Scritti, o calligrafici
- Ornati, tendenzialmente maiuscole da usare come capolettera
- Egiziani, un tipo particolare di graziato
- Lineari, o bastoni
- Fantasia, tutti i caratteri che non rientrano nei precedenti