La personalità
Definire ciò che chiamiamo personalità non è un compito semplice, soprattutto se consideriamo l’individuo nella sua totalità (fisica ed energetica).
Esistono più livelli di personalità, così come esistono più livelli della mente.
Per iniziare un’analisi, sul dizionario troviamo la seguente definizione:
Personalità: L’insieme delle caratteristiche individuali, non fisiche, che in quanto tali costituiscono o conferiscono motivo di integrità o di distinzione (spec. dal punto di vista giuridico o sul piano dei rapporti sociali, o nel linguaggio psicologico).
Ma quali sono queste caratteristiche individuali?
Genetica e Personalità
Il momento planetario della nostra nascita crea un primo schema di personalità, un imprinting genetico basato sui neutrini presenti nell’atmosfera .
Ma non solo.
L’individuo che sta nascendo è una combinazione complessa di due set genetici, quello della madre e quello del padre, che a loro volta contengono le corrispondenti catene di antenati all’interno delle loro energie personali.
Su un piano fisico questo comporterà determinate caratteristiche corporali che – seppur siano in un numero di combinazioni davvero elevato – rientreranno paradossalmente in uno schema abbastanza “fisso”.
Al momento del concepimento, infatti, le energie dei due genitori influiscono sulla scelta del materiale genetico, poiché la qualità di quell’istante per entrambi comporterà la risonanza energetica a specifici avi, da cui prenderemo determinati elementi, sia del ramo materno che di quello paterno.
Dentro ognuno di noi, in quella che viene definita la mente animale (quella di base biologica), è registrato il prima, il durante ed il dopo di questo momento, della nostra Genesi personale. Il cervello, poi, imposterà questo schema di base e si muoverà sessualmente attraverso queste due uniche modalità: quella della madre o quella del padre durante il proprio concepimento.
Anche il momento della nascita diventa uno schema che il nostro cervello ripropone in maniera automatica, soprattutto come modus operandi dei nostri progetti e relazioni.
La lunghezza del travaglio, eventuali problemi o blocchi, il distacco delle prime ore dalla madre sono tutti elementi in grado di influenzarci e di modificare chi siamo.
Perciò chi siamo realmente?
Credenze e Personalità
La mente funziona dunque in un modo diverso da come potevamo supporre, ed è, a mio parere, come la CPU di un computer.
Il processore, infatti, è un calcolatore di cifre binarie (0/1), che non ha la più pallida idea di che cosa voi stiate osservando allo schermo. Il suo compito è quello di analizzare dati e mandare una risposta.
Anche la mente lavora attraverso attività di background e non ha consapevolezza di quello che le accade: è un registro logico di esperienze, un insieme di ricordi associati e finemente catalogati.
Ma alla mente animale, che è la stessa che registra ed archivia il vostro vissuto, è associato il compito di base della sopravvivenza.
Sopravvivenza significa che esiste un equilibrio da difendere, che c’è un istinto sopraffino che si occupa che voi stiate bene e che non vi accada nulla di brutto.
Questo significa che la mente è strutturata anche per nascondervi una verità, se questa può minacciare in qualsiasi modo il vostro equilibrio psico-fisico.
La mente è stupida ed è come un circuito elettrico che funziona sempre allo stesso modo. Contiene schemi senza coscienza che non discriminano fra ciò che è positivo e giusto per l’individuo in quel momento e ciò che non lo è; la mente segue il meccanismo stimolo-reazione secondo un programma di sola ripetizione indiscriminata, inducendo se stessa a proporre come soluzioni sempre gli stessi contenuti mentali.
(dtt.ssa Fiorella Rustici, Come la Mente Genetica condiziona il Rapporto di Coppia – L’evoluzione della coscienza grazie all’Amore – pag. 29, Macro Edizioni, 2010)
Coscienza e Personalità
Oltre il livello materiale, l’ultimo stadio dell’individuo è la Coscienza, l’anima, la componente energetica dell’atomo quantistico.
Il nostro Sè Superiore è composto a sua volta di programmi e di obiettivi e non considera la vita che stiamo vivendo come un compartimento stagno, ma come un frammento di un Uno molto più ampio.
L’energia della nostra Coscienza non si disgrega al momento della nostra morte, e questo è ormai provato anche scientificamente.
Resta unito, nel corso del tempo, raccogliendo materiale attraverso diversi corpi e diverse vite. Così come l’elettrone dell’atomo quantistico collassa e poi si spegne nella nube di potenziale, per poi accendersi e spegnersi di nuovo in un altro punto di essa.
La teoria dei Sette Specchi Esseni, ad esempio, ci illustra in modo semplice come a volte eventi esterni abbiano un significato ed un’origine interni, poiché siamo sempre e soltanto noi ad attrarre le circostanze della nostra vita.
Ma dandone anche solo una chiave di lettura di base, dobbiamo tenere in considerazione che siamo un campo elettro-magnetico, dove l’elettricità è data dalle sinapsi cerebrali e da tutto il sistema nervoso che ci tiene in vita ed il magnetismo viene indotto dalle emozioni (che diventano importanti neuropeptidi) ad essi associate.
Come una matassa intrecciata, infatti, il nostro cervello registra gli schemi di cui parlavamo prima in aggregati neuronali, a cui associa altri eventi simili man mano che essi accadono, allungando queste catene.
Gli aggregati neuronali prendono forza e potenza ogni volta che ripensiamo anche ad un singolo evento della catena, che richiama in quel momento tutti gli altri ad esso collegati, e “calca” il circuito sempre più in profondità, facendoci arrivare addosso, al contempo, tutto il carico emotivo dell’intera catena.
A mantenere questi circuiti attivi, infatti, sono proprio le emozioni e gli stati d’animo che viviamo, ovvero la forza magnetica dell’aggregato.
Per legge fisica il magnetismo, a sua volta, ha effetti di attrazione e repulsione e finirà che attireremo una persona o una circostanza in perfetta risonanza ai nostri aggregati maggiori.
Ma quindi chi siamo noi? E chi sono “gli altri” che fanno parte della nostra vita?
Vita quotidiana e Personalità
La personalità è quindi il più grande mistero, poiché essa non esiste realmente. Non è mai definibile due volte nello stesso modo e non esiste una variazione uguale all’altra.
L’Io non è definibile attraverso quelle che sono le idee o la percezione che abbiamo di noi stessi. A volte siamo convinti di fare la cosa giusta, magari ferendo qualcuno senza nemmeno rendercene conto.
Personalità è solo un termine che forse ci trae anche in inganno, poiché non esiste una bugia più grande del dichiarare in modo fiero “Io sono fatto così”.
Se avessimo potuto vivere cento vite diverse, anche con lo stesso kit genetico, saremmo comunque cento sfumature e consapevolezze diverse della stessa persona.
Questo però non significa che siamo predestinati a conoscere ed apprendere solo in base a ciò che viviamo, come degli automi, o che abbiamo in alcun modo dei limiti.
Ma significa soltanto che la vita necessita di un’attenzione sopraffina, poiché abbiamo la più alta responsabilità di tutte: siamo esseri umani.
E fluendo con essa possiamo evolvere, modificare e limitare questi schemi dannosi per quella che realmente è la nostra Vera Personalità. Non importa quante cose nella nostra vita siano andate effettivamente come ce lo aspettavamo, o quanti obiettivi della nostra lista personale siamo poi riusciti a spuntare.
Importa quante volte abbiamo scelto e deciso in base a noi stessi, a quelli che sono i nostri ideali e valori, poiché possiamo scegliere ogni giorno di essere la migliore versione di noi stessi. E questo perché possediamo la consapevolezza che nulla torna indietro e nulla accade due volte, perciò è importante cogliere quelle che sono le nostre occasioni e al contempo non far accadere nulla di cui potremmo pentirci successivamente.
Personalità
Cambiare se stessi è possibile, ma dobbiamo considerare che in quanto unici micro-universi non è possibile ottenere il risultato desiderato senza aver prima compreso bene quale possa essere questo cambiamento.
L’Astrologia, lo Human Design, l’I-Ching sono stati per me una meravigliosa ed utile scoperta, che mi ha portata all’interno di un mondo ricco. Ho avuto un supporto nella conoscenza di me stessa e degli altri che considero un valido strumento.
Ma alla fine, l’unica cosa certa che mi ha insegnato è stata rispettare le energie personali degli altri. Studiando più di 200 persone ho compreso che la parte più difficile è accettare gli altri così come sono in qualsiasi momento, poiché essi sono realmente piccoli universi tutti diversi, e con reazioni e tempi diversi, in costante espansione.
Esiste uno schema in ognuno di noi. Che possa essere biologico, energetico o traumatico/esperienziale. Ed esiste anche un’essenza in ognuno di noi, sempre vivida ed in costante espansione.
Ma le piante e gli animali sono facilitati in questo processo: loro sono quello che sentono di essere, in qualsiasi istante. Offriranno alla vita ed al mondo loro stessi e nient’altro (pensiamo al sacrificio di una pianta nel nascere, crescere e donare al mondo tutti i propri frutti, per poi concludere il proprio ciclo e morire senza alcuna traccia).
Quindi penso che il più alto contributo che ognuno di noi possa dare al mondo sia quello di ammettere i propri limiti e le proprie mancanze, dove effettivamente stiamo proiettando visioni che non hanno nulla a che vedere con la vita reale.
E di innalzare una volta per tutte, e con estremo coraggio, la propria diversità e vera personalità, poiché essa è davvero l’unica missione e sola strada di questo unico ed irripetibile frammento di Viaggio.