Adam Ferlin, L’armonia della struttura 2

Adam ci ha lasciato il 25 maggio del 2019, un venerdì notte.

In migliaia hanno dedicato il loro saluto all’artista e l’intera città ha affrontato un lutto dolorosissimo.

Spero che questo articolo possa ricordare sempre il suo amore per la vita e per il prossimo, nonché la sua meravigliosa arte da ribelle.

Adam era Unico, e mancherà a tutti noi, sempre.

Il rapporto con l’Arte

Adam ha un rapporto davvero stretto con l’arte, ma soprattutto con quella che è la sua funzione.

Durante l’intervista mi ha raccontato un’altra usanza del Giappone, in periodo Edo.
I quadri non venivano appesi alle pareti, poiché si riteneva che esporre un’opera svalutasse di per sé l’oggetto artistico. Perciò, tutte le volte che arrivava un ospite, i padroni di casa estraevano l’opera e la osservavano tutti insieme, tutte le volte.
L’oggetto artistico viene così realmente apprezzato e l’arte può svolgere la sua funzione.

A tal proposito, Adam ha realizzato un book a tiratura limitata con alcune tavole A3 dei suoi disegni. Le ha inserite in una busta di stoffa, slegate, posta all’interno di una copertina di legno incisa ad impressione a caldo. In questo modo, per vederle bisogna estrarle ed apprezzarle una ad una.

Il rapporto con l’arte diventa dunque qualcosa di slegato dai soliti schemi preconcetti e soprattutto più fisico, come del resto lo è un tatuaggio.

Ma cos’è che spinge Adam e che lo porta a questa tensione interna?

Il Ribelle

Il primo approfondimento interessante riguarda sicuramente il Mercurio di Adam: la sua posizione e la sua intensità generano un impatto primario alla sua vita, dandone come fine ultimo la spiegazione e l’insegnamento.
Essa, infatti, si traduce come un impulso costante ad informare e spiegare, che diventa un forte potere d’espressione, unito ad un’abilità nel condividere intuizioni che possono trasformare il proprio mondo e quello degli altri. Questa capacità è sia nelle parole che vengono dette, sia nel tono della voce.

La forza del Marte in Toro, invece, può generalmente manifestarsi attraverso tre modalità d’espressione: il Reazionario, il Rivoluzionario ed il Ribelle.
Un Ribelle è colui che sceglie il suo stesso destino, in sintonia con quelli che sono i propri principi interiori, che in Adam sono fortissimi.

Giove in congiunzione al Sole gli dona un senso di responsabilità intrinseco nel cooperare con una comunità di persone (quindi la società), attraverso le qualità del mutuo rispetto, dell’orientamento (per se stesso e gli altri) e di una buona comunicazione.

A supporto, Adam ha anche Saturno in Quarta Casa (I Valori), che gli fornisce una sintonizzazione naturale verso quei valori tradizionali da conservare ed un dono nell’individuare quelli che invece sono da cambiare. Anche il fortissimo Nettuno in Sagittario, che è il pianeta più alto, genera una sensazione di sapere quale sia la verità ed è incredibilmente d’aiuto per se stesso e gli altri.

In più, il suo posizionamento in Nona Casa (L’Armonia) spinge sempre il pensiero di Adam verso moti che possano cambiare in meglio la società, attraverso quella che è una propria visione interna di un mondo armonico e delle sue regole.

Adam

Non diventa più un’arte fine a se stessa, dunque, ma un complesso intreccio di conoscenze, capacità di insegnamento e pulsioni che desiderano una società più conforme ai propri ideali.

Vorrei azzardare con il dire che l’attitudine a non conformarsi, a crearsi una propria strada, sia stata la spinta di propulsione verso l’interesse per qualcosa che negli anni Novanta poteva davvero essere simbolo di una rivoluzione culturale e sociale: il tatuaggio.

Una delle prime cose di cui mi avevamo parlato, appunto, era stata questo inizio in un periodo storico dove l’opinione verso questa forma di arte era tutt’altro che positiva.

Adam, attraverso gli anni e il suo disegno, ha vissuto sulla sua pelle, in prima fila, questa “ribellione”, questo forte atto di dimostrazione della sua personalità.
Posso solo immaginare, del resto, quanto possa essere diverso ora, quando tutti ti cercano perchè “sei quello esperto con i tatuaggi giapponesi”, mentre una volta eri solo quello strano a cui piacevano cose strane.
La dimostrazione più evidente che i limiti sono solo una concezione mentale.

Posso dire, e sono sicura di non sbagliare, che Adam è un eroe del quotidiano, qualcuno che è riuscito a vincere un’enorme battaglia personale e che ha rovesciato le regole del proprio mondo.
Semplicemente scegliendo di essere se stesso, sempre.

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