✦  COMUNICAZIONE AZIENDALE

Pushkar,
la città
sacra.

La prima cosa che colpisce di Pushkar, nel cuore del Rajahstan a otto ore di macchina da Delhi, è che all’ingresso della città c’è un vero e proprio check point, con tanto di sbarra. […] All’ingresso si paga un dazio simbolico di cinque rupie (13 centesimi di euro). Con l’impegno di non portare dentro niente che sia impuro. Niente alcol, niente droghe, niente uova e – soprattutto – niente carne macellata. Da questa porta si entra e da questa si esce. Non ci sono scorciatoie, né vie alternative per entrare in una delle città sante dell’induismo. Pushkar è una città incantata, dalle case coloratissime nel quartiere del mercato, e bianchissime quando affacciano sul lago, il fulcro di tutto. Gli abitanti raccontano che il lago sia nato da una lacrima di Brama, una delle più venerate divinità induiste.
✦  APPROFONDIMENTO
Nella religione induista, esistono due “trimurti” (trinità): quella maschile e quella femminile.

LE DIVINITÀ HINDÙ

Le "Trimurti"

Saraswati

PERCHÈ
PUSHKAR?

La scelta di questo luogo non è solo dovuta ad un fattore di coincidenze con il mio nome o puramente visivo per il bellissimo panorama della cittadina.

I miei genitori, infatti, si sono conosciuti negli anni Ottanta in India, ma abitavano qui in Italia a soli venticinque chilometri di distanza l’uno dall’altra.
Hanno fatto insieme diversi viaggi, per parecchio tempo, e sono entrati in quella che era la conoscenza e la consapevolezza della cultura indiana. Facendosi catturare da questa filosofia, hanno cercato di visitare i luoghi più sacri di tutti, fra cui Pushkar.
È proprio dopo aver visitato il tempio sulla montagna che, immersi in questo panorama mozzafiato, hanno deciso il mio nome.

È come se Pushkar, in fondo, fosse anche casa mia.
Sarasvati Veronesi
Founder, Art Director e Brand Specialist